Il trailer di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – una serie Amazon

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La guerra degli anelli del potere: l’esercito di Amazon assedia la roccaforte della fanbase di Tolkien, chi vincerà?

Carissimi simpatizzanti, fan e ultras del Signore degli Anelli: tenetevi forte. Preparatevi una camomilla, andate in bagno, sedetevi comodi sulla vostra poltroncina, viziatevi con qualche biscottino al limone e cercate di non dare di matto. A pochi giorni dalle prime immagini promozionali pubblicate qui da Amazon, la multinazionale colpisce ancora, questa volta con un trailer (o per meglio dire un minuscolo teaser di un minutino scarso). Vediamolo:

Hai proprio ragione: è bruttino e da quasi fastidio. Ma perché?

Non è tanto il trailer a farci storcere il naso: le ambientazioni sembrano colorate e molto ben costruite, così come i costumi. Anche il mostro in CGI sembra riuscito se non fosse che ci ricorda Lo Hobbit, e alcune memorie non vanno rispolverate.

Lasciamo perdere le furibonde lamentele dilagate sui social riguardo l’elfo di colore e la nana senza barba (Regà ma fossero questi gli errori finali ci metterei la firma). I problemi credo siano altri: questo teaser non riesce nello scopo di trasmettere emozioni forti. L’intento di suggestionare lo spettatore è palesato dal ritmo del montaggio e dalla colonna sonora epicheggiante che ricalca quella del Signore degli Anelli. Non solo il trailer non riesce nell’impresa, ma lascia con sé un retrogusto strano, come se avessero voluto imprimere due stati d’animo diversi in troppo poco tempo, così da non riuscire a farci immedesimare in nessuno dei due.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – l’accoglienza del trailer

“Il male non è in grado di creare nulla di nuovo, può solo distorcere e distruggere ciò che è stato inventato o creato dalle forze del bene”

Questa citazione tratta dallo stesso Tolkien intasa letteralmente la sezione commenti del trailer de ‘Gli Anelli del Potere’, pubblicato sul canale Youtube di Amazon Prime. Si stima che ad oggi siano più di 65mila i commenti con questa stessa frase scritta in diverse lingue del mondo. Lasciatemelo dire: avete rotto il cazzo. Io mi ritengo un grande fan del Signore degli Anelli, ho letto e riletto i libri e sono cresciuto con i film. Ecco perché mi permetto di esprimere il mio disappunto nei confronti della community. Se il fatto che il trailer nasconda qualche imprecisione più o meno grave vi fomenta così tanto, chissà come reagirete a settembre: fossi in voi mi preparerei a una serie evento che ha l’ambizione di narrare tutta la seconda era dell’universo narrativo di Tolkien e vuole farlo cercando di unire alcuni suoi appunti sparsi con lo spago e lo sputo.

Non vi sembra un problema? Lasciate che vi faccia una domanda allora: se doveste ideare un film storico, lo scrivereste mai comprendendo mille anni di storia? Sarebbe una pazzia giusto? Ebbene la seconda era dell’universo narrativo Tolkieniano dura 3441 anni: dalla sconfitta di Morgoth alla sconfitta di Sauron. Ripeto: 3441 anni di storia scritta. Aggiungiamo a questa follia, il fatto che stiamo trattando un universo narrativo, ovvero un insieme di nozioni intrecciate per dare fondamento a un racconto (Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli in questo caso). Vuol dire che un buon 50% delle informazioni che ci verranno propinate durante la narrazione saranno inventate di sana pianta dagli sceneggiatori Amazon o da chi per loro. Per non parlare dei tecnicismi come il carattere, lo spessore e lo sviluppo dei personaggi oppure la coerenza delle ambientazioni che bisognerà ricreare da zero. E tanto altro ancora, credetemi.

Paesaggio elfico dal trailer di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Intanto però guarda che bel panorama

Ci sarà un giorno in cui ci dispereremo, ma non è questo il giorno

Amazon sembra volersi ingraziare i fan dedicando dieci dei cinquanta secondi di trailer a scritte come “Prima del Re”, “Prima della compagnia”, “Prima dell’anello”. Con questa serie sanciscono il loro posto come prequel del Signore degli Anelli, cercando di rimarcarlo con personaggi cari alla fanbase sia dei film che dei libri: Galadriel, Elrond, Celeborn e Isildur; per citarne alcuni. Per non parlare del titolo che sfoggia per filo e per segno “Il Signore degli Anelli” prima del titolo della serie.

Se è vero che questo è rischioso e che tutti in fondo dovremmo aver paura del flop, trovo sia stupido fasciarci la testa prima del tempo. In fondo Amazon ha elargito finanziamenti pressoché illimitati per la realizzazione di questo progetto, ben consapevole di dover spargere sangue con una delle community più agguerrite e scassa-coglioni che esistano sul web. Ritengo che tutto sommato possiamo arrogarci il diritto di ben sperare. Certamente nessun prodotto al mondo potrebbe anche solo sfiorare la qualità che la comunità di Tolkien riterrebbe accettabile, ma è giunto il momento di aprire gli occhi e affrontare il discorso: Il Signore degli Anelli è un prodotto pop e in quanto tale sarebbe bello vederlo adattato con più libertà. Non so voi, ma io non vedo l’ora di poter passeggiare per la Terra di Mezzo ancora una volta.


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Pubblicato da Libe

Appassionato perso di storie, film, letteratura, videogiochi e tutto quel che fino a una decade fa veniva considerata una perdita di tempo, esperto di NULLA. Unite a queste informazioni alla propensione per la scrittura e al mio esasperante spirito critico e otterrete quel mix letale di mediocrità che è la mia vita, e che ho deciso di condividere con voi per la vostra felicità.